Cosa attende gli operai del comparto metalmeccanico nel prossimo anno. Brutte novità in busta paga, vediamo di che cosa si tratta.
Con la fine dell’anno si discute di contratti e rinnovi, con la speranza che possano esserci delle novità positive e incoraggianti. Infatti il momento economico non è dei migliori tra ripresa dell’inflazione, alimentata dalla domanda interna e dalla tensioni internazionali, e ristrettezza delle risorse a livello pubblico.
Se in alcuni settori, a partire dal pubblico impiego, si è riusciti a ottenere il rinnovo dei contratti in scadenza, in altri le questioni restano aperte, soprattutto nel privato. Per i metalmeccanici si prospettano pessime novità per il prossimo anno, con sorprese negative in busta paga. Una pessima notizia per un comparto che attraversa un momento difficile, soprattutto per le esportazioni.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il settore della piccola e media metalmeccanica indica che tutte le aziende interessate debbano versare ai loro dipendenti 200 euro in qualità di flexibile benefits che possono essere impiegati per le spese in una serie di beni e servizi.
Questo ventaglio di beni e servizi è concordato con l’azienda, sulla base delle necessità dei lavoratori, partendo dall’intesa con le rappresentanze sindacali. Le aziende devono mettere a disposizione dei lavoratori questi benefici entro il mese di febbraio di ogni anno. Secondo quanto previsto dal CCNL di Unionmeccanica – Confapi, l’erogazione del benefit è stata prevista per gli anni 2023 e 2024, con fondi da utilizzare entro il periodo di riferimento.
Ma ora il contratto in questione, firmato e rinnovato nel maggio del 2021, sta per scadere (fine prevista per il 31 dicembre 2024). Questo significa che il contributo di 200 euro non sarà erogato anche nel 2025, proprio perché con la scadenza del contratto, l’accordo tra le parti cessa di avere validità e quindi le aziende non sono tenute a versare il benefit in busta paga. Un brutto colpo per tutti gli operai del settore.
Potrebbero esserci delle eccezioni sulla base di accordi individuali o sulla base di accordi raggiunti a livello aziendale proprio sui benefit. Ma senza un rinnovo che preveda di nuovo la presenza di questo contributo, le aziende non verseranno i 200 euro. La speranza è di un rinnovo immediato nelle prossime settimane, ma al momento non ci sono rassicurazioni in questo senso.
Ricordiamo che i benefit aziendali possono comprendere assistenza medica, buoni pasto, buoni acquisto, buoni carburanti e voucher per i servizi, rappresentando quindi un contributo importante per i bilanci economici di molte famiglie di dipendenti del settore metalmeccanico.
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