Busta paga 2025: da gennaio aumenta lo stipendio ma tutto dipenderà dal calcolo, i nuovi importi

Da gennaio 2025 aumenta la busta paga e tante novità in arrivo, il governo ha reso strutturale la nuova manovra con il taglio del cuneo fiscale ma ha modificato il calcolo.

Le ultime novità sulla manovra fiscale, confermano l’aumento dello stipendio in base a una defiscalizzazione e attraverso il riconoscimento del bonus IRPEF.

Busta paga 2025
Busta paga 2025: da gennaio aumenta lo stipendio ma tutto dipenderà dal calcolo, i nuovi importi (governarelascuola.it)

Analizziamo nel dettaglio chi riceverà effettivamente un aumento dello stipendio e quale sarà l’importo.

Busta paga 2025: aumento dello stipendio da gennaio per molti lavoratori

Il taglio del cuneo fiscale inserito in manovra, riguarda solo i lavoratori dipendenti. Inoltre, prevista una zona no tax area per pensionati e lavoratori subordinati, che non pagheranno le tasse su un reddito limite di 8.500 euro annui.

Busta paga 2025
Busta paga 2025: aumento dello stipendio da gennaio per molti lavoratori (governarelascuola.it)

La manovra rende strutturale anche il taglio del cuneo fiscale che avrà un impatto sulla busta paga a partire da gennaio 2025. Convertita in legge anche la riforma IRPEF con tre scaglioni di reddito e tre aliquote progressive, nello specifico:

  • fino a 28.000 euro di reddito, l’aliquota applicata è del 23%;
  • per redditi superiori a 28.000 e fino a 50.000 euro, l’aliquota applicata è del 35%;
  • per i redditi oltre i 50.000 euro, l’aliquota applicata è del 43%.

La manovra ha l’obiettivo di favorire i redditi medio bassi stimolando i consumi, inoltre, mira a contrastare l’evasione fiscale incrementando la base imponibile.

Quoziente familiare e rimodulazione delle detrazioni

Il Governo, ha rimodulato il sistema delle detrazioni, che potrà essere penalizzante per i redditi alti, inoltre, inserisce il quoziente familiare che potrà favorire i redditi medio bassi.

Questa misura serva anche a contrastare la crisi demografica con la distribuzione equa delle agevolazioni fiscali e rendendo tale meccanismo un valido supporto per le famiglie numerose e con redditi bassi.

Il nuovo calcolo delle detrazioni dal 2025 subirà delle modifiche sostanziali, i contribuenti con redditi annui compresi tra 75.000 euro e 100.000 euro potranno detrarre un ammontare massimo di 14.000 euro. Chi ha un reddito oltre i 100.000 euro, il limite detraibile scende a 8.000 euro. Sul limite incide anche la composizione familiare, che integra il quoziente familiare, con coefficienti che favoriranno le famiglie con figli e con disabili a carico.

Non ci sarà nessuna restrizione per le detrazioni derivanti da spese sanitarie, le quali continueranno a essere detratte come le regole dell’attuale normativa. Nello specifico sulle spese sanitarie sostenute si può ottenere una detrazione fiscale del 19% detratta la franchigia di 129,11 euro. In sostanza, la detrazione spettante è data dalla differenza tra la somma della spesa totale e la franchigia di 129,11 euro. Per essere detraibili o deducibili, le spese sanitarie devono essere documentate da fattura o scontrino parlante, in cui risulti la natura, la quantità e la qualità del prodotto o farmaco acquistato. Inoltre, deve contenere il codice fiscale dell’acquirente.

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