Pensione con 11 anni di anticipo: non è un sogno, ma un diritto di centinaia di lavoratori

Alcuni lavoratori possono accedere alla pensione di vecchiaia anche a 56 anni. Ecco a chi spetta il vantaggio.

L’attuale normativa previdenziale italiana fissa i requisiti per la pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni di età e 20 anni di contribuzione. In futuro, tuttavia, l’età pensionabile potrebbe ulteriormente innalzarsi, a causa dell’adeguamento alle aspettative di vita della popolazione.

Pensione anticipata
Alcuni lavoratori possono andare in pensione con 11 anni di anticipo (governatelascuola.it)

Per coloro che non intendono attendere, sono disponibili una serie di strumenti che consentono di anticipare di qualche anno l’uscita definitiva dal mondo del lavoro. I requisiti richiesti, tuttavia, sono molto stringenti e la maggior parte di tali misure hanno una durata solo temporanea e sperimentale.

Non tutti sanno che una particolare categoria di lavoratori ha diritto a uno sconto sull’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. Chi può richiedere l’agevolazione? Scopriamolo.

Pensione a 56 o 61 anni: a chi è destinata?

I lavoratori dipendenti del settore privato, iscritti presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS o presso i Fondi sostitutivi della stessa, che hanno ottenuto il riconoscimento di un’invalidità pari almeno all’80%, hanno la facoltà di beneficiare della cd. pensione di vecchiaia anticipata.Ch

Pensione invalidi
Chi ha accesso alla pensione di vecchiaia anticipata? (governarela scuola.it)

Si tratta di un vantaggio non indifferente, poiché è previsto uno sconto molto elevato sul presupposto anagrafico. Nel dettaglio, la misura è accessibile, per le donne lavoratrici invalide che hanno compiuto 56 anni e per i lavoratori che hanno almeno 61 anni di età. In entrambi i casi, è obbligatorio maturare un’anzianità contributiva non inferiore a 20 anni.

Come è possibile notare, le donne hanno l’opportunità di andare in pensione con ben 11 anni di anticipo, mentre gli uomini con 6 anni. Specifichiamo, però, che la legge prevede una finestra mobile di 12 mesi. Cosa significa? Che i lavoratori in possesso dei requisiti dovranno attendere un anno per l’accredito della prima rata di pensione.

La decorrenza partirà dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra mobile. Nel caso in cui la Commissione medica INPS riconosca l’invalidità all’80% prima del compimento dei 56 anni (per le donne) o dei 61 anni (per gli uomini), la finestra verrà calcolata dal raggiungimento di tale età. Se, invece, l’invalidità viene accertata dopo il compimento dell’età richiesta, la finestra mobile decorrerà a partire dal riscontro dello stato invalidante da parte dall’INPS.

I titolari di Assegno Ordinario di invalidità possono trasformare la prestazione in pensione di vecchiaia, previa presentazione di domanda di pensione, allegando la certificazione attestante lo stato invalidante.

Pensionamento anticipato per invalidità: la procedura per richiederla

Per presentare la richiesta di pensione di vecchiaia per invalidità, è possibile accedere direttamente al sito dell’INPS, tramite il PIN rilasciato dall’Ente oppure una delle credenziali istituzionali SPID, CIE o CNS.

In alternativa, gli interessati possono usufruire del servizio di Contact Center dell’Istituto di Previdenza oppure rivolgersi a un Patronato e ottenere assistenza gratuita. Affinché la domanda di pensione sia valida, è necessario allegare il Modello SS3, ossia il certificato compilato dal proprio medico curante.

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