MasterChef, verità o finzione? Le parole dell’ex concorrente gettano ombra sul programma: ma cosa c’è di vero?
Il programma firmato SKY è tra i prodotti di punta della televisione italiana e non solo. Nelle quattordici edizioni di MasterChef il pubblico non ha mai fatto sentire il proprio sostegno, nonostante i numerosi cambiamenti di cast.
L’attuale trio, formato da Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli è forse il più riuscito dall’inizio del cooking show. I tre, oltre a rivestire il ruolo di maestri e severi giudici, dimostrano di divertirsi molto tra di loro, intrattenendo molto di più il pubblico a casa.
La sintonia tra Cannavacciuolo, Barbieri e Locatelli è palpabile, tuttavia non viene meno il core del programma: le dinamiche tra Chef e concorrenti. Ma cosa c’è di vero in quello che vediamo in TV?
Tra i concorrenti che il pubblico di MasterChef ricorda con maggiore affetto troviamo senza ombra di dubbio Michele Ghedini, merito anche all’amicizia con Valerio Braschi, insieme al quale si rese protagonista nell’edizione 2015 di numerosi siparietti.
In una recente intervista a FanPage.it, Ghedini parte subito con il piede sull’accelleratore, rispondendo alla delusioni di molti ex concorrenti di MasterChef, come Eleonora Riso (vincitrice della tredicesima edizione), amareggiati per non aver ricevuto la chiamata di grandi chef dopo il programma. “Mi domando cosa si aspettassero. Di lavorare subito nei ristoranti stellati, forse?” Il lucido commento di Ghedini, che dalla fine del talen non ha mai smesso un attimo di lavorare.
Lui ha messo da parte il sogno di aprire un suo ristorante, dopo essere diventato papà ha capito di non voler perdere tempo prezioso con suo figlio. Fa un lavoro che gli permette di proseguire la sua passione per la cucina impegnandolo il giusto. Ghedini lavora come food content creator per Cookist e sull’esperienza a MasterChef ammette: ” Non voglio giudicare nessuno, ma credo che molti partecipino per apparire. Io, invece, volevo solo entrare nel mondo della ristorazione.”
Missione a dir poco riuscita la sua. Tuttavia, le rivelazioni di Ghedini entrano poi nel vivo del programma. È infatti la rivelazione sui giudici la parte più succulenta dell’intervista.
“A volte si sforzano di sembrare molto severi, perfino str***i. – ha ammesso Ghedini – Ma Carlo Cracco, ad esempio, non è così nella realtà. Lo stesso vale per Antonino Cannavacciuolo, che dal vivo è un bonaccione.”
Ghedini ha ammesso di aver tollerato poco le battute ridondanti sulla sua bocciatura, pur capendo che fossero parte del programma, un modo per creare hype e incuriosire il pubblico. Sui giudici ha poi aggiunto: “In televisione si danno un tono rigoroso, più austero, perché nell’immaginario collettivo lo chef deve incutere timore. Si comportano così perché è il programma che lo prevede.”
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