Bonus INPS da 600 euro al mese per 10 anni per chi aspetta la pensione: scopri se ne hai diritto

Alcuni lavoratori hanno diritto a un sussidio economico se sono in procinto della pensione di vecchiaia. Come ottenerlo?

Per usufruire della pensione di vecchiaia, i lavoratori devono raggiungere almeno 67 anni di età e 20 di contributi. In alcuni casi, tuttavia, è possibile richiedere un indennizzo di accompagnamento all’assegno pensionistico, del valore di circa 600 euro al mese.

bonus 600 euro
Bonus da 600 euro per i lavoratori prossimi alla pensione (governarelascuola.it)

Si tratta di un sussidio che serve a tutelare i lavoratori che hanno problemi e non riescono a sopperire alle spese legate alla propria attività, affinché cessino il lavoro e arrivino in maniera serena alla pensione. È rivolto ai lavoratori con 62 anni di età e alle lavoratrici di 57 anni. Ma quali sono i presupposti per ottenere il Bonus da 600 euro al mese, fino al raggiungimento dell’età pensionabile? Scopriamo cosa stabilisce la normativa di riferimento.

Bonus da 600 euro per centinaia di lavoratori: le condizioni per richiederlo

Il nostro ordinamento prevede una particolare misura, detta “indennizzo commercianti” o “rottamazione della licenza”, richiedibile dai soggetti titolari di partita IVA. I requisiti per beneficiare del beneficio sono contenuti nel Decreto Legislativo n. 207/1996, approdati poi nella Legge di Bilancio 2018.

indennizzo 600 euro
Indennizzo di 600 euro per lavoratori autonomi (governarelascuola.it)

Possono ottenere l’indennizzo soltanto alcune categorie di lavoratori autonomi, iscritti alla Gestione Speciale Commercianti, e, in particolare:

  • i soggetti che esercitano attività commerciale al minuto in sede fissa (come panetterie e negozi di abbigliamento);
  • i soggetti che esercitano attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in veste di titolari o coadiutori (come bar, ristoranti e pizzerie);
  • gli agenti e i rappresentanti di commercio;
  • i soggetti che esercitano attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante, in veste di titolari o coadiutori.

È, tuttavia, necessario che l’interessato chiuda in maniera definitiva, tramite riconsegna dell’autorizzazione o della licenza al Comune e la cancellazione dal Registro di appartenenza presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico e Amministrativo.

Contestualmente, deve chiudere anche la partita IVA. Al momento della cessazione, poi, il richiedente deve risultare iscritto da almeno 5 anni nella Gestione Speciale Commercianti. In ogni caso, l’INPS dovrà valutare la domanda e accertare il possesso di tutti i requisiti per l’erogazione dell’indennizzo.

La misura economica è riconosciuta a partire dal primo giorno del mese seguente a quello di presentazione della domanda e fino al mese in cui viene raggiunga l’età per la pensione di vecchiaia per la Gestione Commercianti.

Evidenziamo che l’indennizzo non può essere percepito se si svolge un qualsiasi tipo di attività lavorativa (dipendente o autonoma). I beneficiari che iniziano a lavorare, sono obbligati ad avvertire l’INPS, entro 30 giorni, per consentire all’Istituto di predisporre la revoca del beneficio.

Gestione cookie