Visita fiscale anche il giorno di Natale? Il dubbio che confonde i lavoratori

I lavoratori in malattia possono ricevere la visita fiscale dal medico dell’INPS anche a Natale? Ecco cosa stabilisce la legge.

I lavoratori dipendenti che decidono di assentarsi dal luogo di lavoro e usufruire della malattia, devono rendersi reperibili nell’ipotesi in cui vengano predisposte visite fiscali. In questo modo, si potrà accertare che lo stato di salute del dipendente rendono effettivamente impossibile lo svolgimento della normale attività e potrà essere autorizzato il pagamento dell’indennità di malattia.

Le visite fiscali vengono compiute da medici dell’INPS in precise fasce orarie, le cd. fasce di reperibilità. In tale periodo, il dipendente non deve allontanarsi dalla propria abitazione o dal luogo che ha comunicato al datore.

Per il 2025, sono state confermate le vigenti fasce orarie, valide sia per i dipendenti pubblici sia per quelli privati. Nel dettaglio, i medici dell’INPS sono legittimati a compiere le visite dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Attenzione, però, perché gli accertamenti possono essere disposti non solo durante le giornate lavorative ma anche nei sabati, le domeniche e i festivi. Per tale motivo, i lavoratori si chiedono se il medico possa effettuare la visita anche nel giorno di Natale.

Visite fiscali INPS nei giorni di festa: sono ammesse?

Come abbiamo anticipato, le visite fiscali da parte dei medici dell’INPS possono essere compiute anche nelle giornate di festa, come il Natale. Il dipendente che usufruisce della malattia deve essere presente anche nelle giornate che, normalmente, rientrano tra quelle di riposo.

Di conseguenza, anche il giorno di Natale bisogna rispettare le fasce di reperibilità, per evitare di perdere l’indennità. Al fine di non incorrere in errori, è necessario segnalare in maniera corretta al datore di lavoro il luogo in cui viene svolta la malattia.

Ma per quale motivo non sono ammesse eccezioni alle visite fiscali neanche nei giorni di festa? Perché il loro obiettivo primario è verificare che il lavoratore sia davvero malato e che l’assenza non faccia parte di un apposito piano per frodare l’INPS e percepire il sussidio economico in maniera indebita.

Il medico, infatti, non solo controlla che l’interessato si trovi nel luogo indicato sul certificato ma accerta che lo stato di salute del dipendente non impedisca realmente lo svolgimento dell’attività lavorativa dovuta.

Ma non tutti i lavoratori sono obbligati alla reperibilità per le visite fiscali. Sono esenti quelli affetti da invalidità accertata e quelli che si trovano in situazioni molto gravi, come i malati oncologici. Trattandosi di condizioni delicate, la normativa mira a garantire a tali categorie un trattamento idoneo alla loro situazione.