La TARI (tassa sui rifiuti) è una delle imposte che grava maggiormente sulle famiglie. Vi mostriamo i metodi per risparmiare.
La TARI è l’imposta comunale che bisogna pagare per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Per il prossimo anno, si cercherà di applicare in tutta la Nazione la cd. tariffa corrispettiva puntuale, grazie alla quale l’importo da versare sarà commisurato alla produzione effettiva di rifiuti.
Tale meccanismo, inoltre, premierà coloro che terranno dei comportamenti virtuosi e saranno attenti a effettuare correttamente la raccolta differenziata. Per perseguire questo scopo, sono state ideate nuove tecnologie per tracciare i rifiuti e calcolare in maniera più equa l’ammontare della TARI.
Ma non si tratta dell’unica iniziativa diretta ad assicurare risparmi sulle tasse ai contribuenti. Vediamo, quindi, quali sono gli strumenti offerti dalla legge per tagliare il costo della TARI.
Oltre ai cittadini virtuosi, ossia quelli particolarmente attenti a differenziare i rifiuti, possono godere di vantaggi anche i possessori di immobili disabitati. In tal caso, infatti, è prevista l’esenzione totale dal pagamento della tassa sui rifiuti. Il beneficio, inoltre, si applica per gli appartamenti privi di arredamento e di allacci di utenze di luce, gas e acqua.
Nelle aree in cui non si effettua la raccolta dei rifiuti, poi, si può ricevere uno sconto del 40%. Se, invece, ci sono dei periodi in cui il servizio di gestione della spazzatura viene interrotto per ragioni sindacali o per improvvisi impedimenti organizzativi, causanti danni o pericoli alle persone o all’ambiente, si ha accesso a un ulteriore sconto del 20%.
Il Decreto fiscale 2020 ha introdotto un Bonus a discrezione dei singoli Comuni, rivolto alle famiglie che versano in particolari condizioni di disagio economico. Poiché il vantaggio non è regolato da alcuna normativa nazionale, la sua applicazione dipende dall’adozione di un’apposita delibera comunale.
Segnaliamo, poi, la possibilità per coloro che vivono da soli di risparmiare fino al 30%. È
attivo pure il taglio della TARI sulla seconda casa di proprietà, nel caso in cui venga usata solo per pochi mesi l’anno. Il proprietario, però, dovrà provare l’utilizzo inferiore al Comune.
Ci sono, infine, alcune esenzioni TARI per gli spazi condominiali comuni non usati in maniera esclusiva (come le scale e gli androni) oppure i locali e le aree scoperte che non possono produrre rifiuti in modo autonomo (ad esempio le cantine e i balconi) o le aree pertinenziali scoperte o accessorie di locali per i quali già si versa la tassa sui rifiuti.
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