Dal 1° gennaio 2025 cambieranno le regole per accedere ai Bonus casa. Per quali interventi rimarranno attivi i benefici?
La Legge di Bilancio 2025 ha profondamente innovato il sistema dei Bonus edilizi, prevedendo nuove misure ma, allo stesso tempo, riducendo quelle già esistenti.
Tra i benefici finora più usati c’è il Bonus Ristrutturazioni, grazie al quale i possessori di immobili hanno ricevuto al detrazione al 50% per le spese fino a 96 mila euro per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di miglioria delle abitazioni. Dal 1° gennaio 2025, l’aliquota per la seconda casa si ridurrà al 36%, mentre sarà del 30% nel 2026. Al momento resta inalterata la detrazione al 50% per la prima casa di residenza, ma nel 2026 anche quest’ultima scenderà al 36%.
Dal prossimo anno, inoltre, non potrà più essere usato il Bonus Ristrutturazioni per la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati a combustibili fossili. Ma non si tratta dell’unica novità relativa alle agevolazioni edilizie; vediamo quali misure rimarranno attive e a quali percentuali di detrazioni assicureranno.
La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il Bonus Mobili al 50%, per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici a elevata classe energetica entro una soglia di 5 mila euro. Da gennaio, inoltre, sarà disponibile anche il nuovo Bonus Elettrodomestici, per agevolare la sostituzione di vecchie apparecchiature con quelle più ecologiche. La misura consentirà di ottenere un rimborso fino a 100 euro per ciascun elettrodomestico (200 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 25 mila euro).
Anche l’Ecobonus subirà dei forti cambiamenti dal prossimo anno. Se, finora, le detrazioni applicabili sono state fino al 65%, da gennaio si potrà beneficiare del rimborso pari al 50% solo per la riqualificazione globale degli immobili, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti a energia rinnovabile, l’installazione di pompe di calore e sistemi ibridi e la sostituzione di serramenti e infissi.
Rimarrà invariata la detrazione al 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, entro un massimo di spesa di 96 mila euro.
È stato notevolmente ridotto, infine, il Superbonus. Bisognerà dire addio alla detrazione al 90% o al 70%, perché, dal prossimo gennaio, si potrà ottenere un rimborso del 65% sulle spese per i condomini e le parti comuni degli edifici plurifamiliari, a patto che i lavori vengano conclusi entro il 31 dicembre 2025. L’agevolazione non potrà più essere usata per gli edifici unifamiliari e le villette, tranne nel caso di interventi già iniziati con CILA-S entro il 15 ottobre 2024 e ultimati entro il 30 giugno 2025.
La detrazione al 65% sarà attiva solo per i lavori di adeguamento sismico degli immobili situati nelle aree sismiche 1,2 e 3.
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