Spesso pulire il bagno non basta, c’è un posto in cui si annida la muffa difficile da vedere: controlla immediatamente.
Avere una casa pulita e ordinata ha notevoli risvolti sull’umore e la salute delle perone che vi abitano. Questo non solo per quanti soffrono di allergie e hanno bisogno di un ambiente privo di polvere, ma anche per chi gode di perfetta salute.
Tuttavia, ci sono problematiche comuni a tutti che vanno affrontante prima che possono creare problemi di salute. In particolare ci riferiamo a umidità e muffa, due elementi spesso presenti in bagno, dove si crea l’ambiente perfetto per la proliferazione di germi e batteri.
Ci sono zone in cui la muffa è visibile, altre dove riesce a nascondersi alla vista per diverso tempo prima di essere scovata. Correre ai ripari il prima possibile è fondamentale per evitare che la muffa si propaghi anche su altre superfici.
Dove si nasconde la muffa in bagno: parla l’esperto
La muffa per svilupparsi ha bisogno di un ambiente molto umido e quale luogo migliore se non il bagno? Tuttavia, pur riuscendo ad attecchire nella maggior parte delle zone del bagno, ce n’è una in particolare dove cresce indisturbata.
Michael Rubino, esperto di muffa e qualità dell’aria e fondatore di HomeCleanse, ha parlato della questione sul portale Apartment Therapy. L’esperto ritiene che le tende da doccia siano un “terreno pribilegiato per la crescita microbica”. Non solo, Rubino sottolinea che anche la composizione della tenda da doccia o del rivestimento stesso, se è in tessuto, insieme ad altri fattori, contribuiscono alla proliferazione della muffa,
Tra le numerose tipologie di muffa che si annidano in bagno troviamo in modo particolare l’Aspergillus, molto comune nelle aree umide. Questa a differenza della comune muffa nera presenta una colorazione rosea. Quando sul rivestimento della doccia o sulla tenda compaiono macchioline rosa le possibilità sono due: potrebbe trattarsi dell’Aspergillus o dei batteri, come la Serratia Marcescens.
L’esperto spiega che “le colonie di muffe e batteri rilasciano nell’aria particelle microscopiche, tra cui frammenti, spore, endotossine ed esotossine. – continua poi – Alcune specie di muffa rilasciano anche tossine microscopiche chiamate micotossine quando sono minacciate”
L’esposizione alla muffa, spiega Rubino, può causare numerose problematiche, come: “mal di testa, tosse, naso che cola, occhi acquosi, eruzioni cutanee, sbalzi d’umore, problemi digestivi, annebbiamento mentale, stanchezza cronica e altro ancora.”
Se la muffa fa la sua comparsa sulla tenda da doccia, il modo milgiore per liberarsene è, purtroppo, quello di gettare via la tenda. La muffa presenta infatti strutture simili a radici, chiamate ife, che crescono su materiali porosi come le tende da doccia e possono essere quasi impossibili da rimuovere completamente.
Dopo aver gettato via la tenda da doccia è necessario bonificare l’intero ambiente, così da eliminare eventuali spore presenti.