Il 16 dicembre 2024 è scaduto il termine per il pagamento del saldo IMU. Vi mostriamo come regolarizzare la propria situazione in caso di inadempimento.
Il versamento del saldo IMU è un obbligo per tutti i possessori di immobili situati sul territorio italiano. Per i contribuenti che erano tenuti al pagamento ma non hanno rispettato la scadenza del 16 dicembre, sono previste delle sanzioni.
C’è, tuttavia, uno strumento molto conveniente che consente di sanare la posizione dei debitori e risparmiare un bel po’ di soldi su multe e interessi. Vediamo in cosa consiste e a quanto ammonta il risparmio economico.
Ritardo nel pagamento del saldo IMU 2024: il trucco per ridurre le sanzioni
Il metodo più conveniente per rimediare al mancato pagamento del saldo IMU 2024 è il cd. ravvedimento sprint. Si tratta di uno strumento che consente di versare l’importo dovuto entro i successivi 14 giorni dalla scadenza (ossia il 30 dicembre 2024). Il vantaggio offerto è notevole, perché i debitori hanno la possibilità di pagare una sanzione ridotta, pari allo 0,083% della tassa evasa per ciascun giorno di ritardo, fino al pagamento.
Di conseguenza, vengono agevolati coloro che si attivano immediatamente per rimediare all’inadempimento. Ad esempio, se Tizio paga entro il 29 dicembre 2024, cioè 13 giorni dopo la scadenza, dovrà corrispondere una sanzione dell’1,079% (0,083 x 13); se, invece, provvede il 30 dicembre, sarà tenuto a versare una sanzione dell’1,162% (0,083 x 14).
Per accedere al ravvedimento sprint, bisogna versare la somma dovuta tramite Modello F24, indicando il codice tributo dell’IMU e barrando la casella corrispondente al ravvedimento. La copia della documentazione e della ricevuta del pagamento dovranno essere conservati in caso di eventuali controlli. Ricordiamo che alla sanzione si sommano gli interessi al tasso annuo legale per ciascun giorno di ritardo.
Pagamento IMU dopo il 30 dicembre: a quanto ammontano le sanzioni?
Se non si procede al pagamento del saldo IMU entro il 30 dicembre 2024, le sanzioni saranno aumentate e determinate in base al tempo trascorso. Nel dettaglio, saranno del:
- 1,25% per i ravvedimenti dopo il quattordicesimo giorno e prima del trentesimo giorno dalla scadenza;
- 1,39% per i ravvedimenti dopo il trentesimo giorno ed entro il novantesimo giorno dalla scadenza;
- 3,125% per i ravvedimenti dopo il novantesimo giorno ed entro la data di presentazione della dichiarazione IMU 2024, cioè entro il 30 giugno 2025;
- 3,572% per i ravvedimenti successivi al 30 giugno 2025 ed entro il termine di prescrizione per la violazione commessa;
- 4,17% dopo lo schema di atto strumentale al contraddittorio, non preceduto da un verbale di constatazione e senza domanda di adesione.