Blocco immediato del conto corrente bancario se commetti questi errori: le regole per svincolare i soldi

Le banche possono bloccare i conti dei clienti, in caso di irregolarità. Vi mostriamo come evitare inconvenienti.

Il conto corrente è lo strumento tramite il quale il risparmiatore può monitorare, in maniera rapida e sicura, il proprio denaro. Ci sono, però, delle ipotesi in cui gli istituti di credito sono autorizzati a bloccare i fondi dei correntisti, impedendo l’accesso alle somme depositate e l’uso dei servizi di pagamento, incluse le carte di credito e di debito.

blocco conto corrente
Alcuni clienti rischiano il blocco del conto da parte della banca (governarelascuola.it)

Sono diverse le ragioni per le quali le banche dispongono il blocco dei conti. Innanzitutto, potrebbero esserci motivi cautelativi, derivanti da particolari clausole del contratto stipulato con i clienti, finalizzate a mettere al riparo le operazioni e scongiurare frodi. È l’ipotesi dei cd. conti dormienti, cioè quelli che rimangono inattivi per dieci anni. Ma esistono anche altri casi in cui le banche possono decidere il blocco automatico.

Quando scatta il blocco del conto corrente da parte della banca?

Il blocco automatico dei conti correnti bancari può avvenire anche per evitare furti di identità, nel caso in cui vengano registrati accessi non autorizzati.

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Sono diverse le ipotesi in cui le banche possono bloccare i conti (governarelascuola.it)

Allo stesso tempo, è necessario che il correntista presenti la documentazione per le verifiche di conformità, altrimenti si rischia la sospensione del conto. Un’altra ipotesi di stop molto frequente è il decesso del titolare. Fino a quando non sarà ultimata la successione, infatti, le somme depositate non potranno essere toccate.

Ma le banche hanno il potere di sospendere l’operatività dei conti correnti anche in virtù di specifici obblighi normativi. L’esempio tipico è quello delle segnalazioni antiriciclaggio. In caso di operazioni pericolose o sospetti finanziamenti ad attività terroristiche, il denaro sui conti viene bloccato temporaneamente, fino agli accertamenti definitivi.

In base a quanto disposto dall’articolo 321 del Codice di Procedura Penale, poi, può esserci il sequestro preventivo dei soldi sul conto corrente da parte della magistratura, se questi sono legati alla commissione di un reato. Il Tribunale, poi, ha la facoltà di bloccare i conti in caso di pignoramento presso terzi.

Blocco conto corrente: le tutele per il correntista

Il correntista che si accorge che il proprio conto è stato bloccato deve contattare immediatamente la banca, perché, per le legge, l’istituto deve comunicare i motivi alla base del provvedimento. Successivamente, se il blocco è legittimo, il correntista dovrà provvedere a sanare la propria situazione (ad esempio, i debitori devono pagare quanto dovuto).

Per contestare il blocco, invece, bisognerà presentare reclamo presso l’istituto di credito, che dovrà rispondere entro un mese. In caso di inerzia, il cliente potrà fare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
In ogni caso, l’interessato può sempre rivolgersi al giudice, se ritiene che il blocco sia illegittimo o arbitrario e chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali , per inadempimento contrattuale ai sensi dell’articolo 1218 del Codice Civile.

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