Cresce l’apprensione per l’aumento del costo dell’energia, ma dal prossimo anno ci saranno tantissime novità a tutela dei consumatori.
Nel 2025 le bollette della luce aumenteranno. Secondo le prime stime diffuse da ARERA (l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente), gli utenti che godono del regime di maggior tutela (i cd. vulnerabili) dovranno fare i conti con incrementi di circa il 18,2%, nel primo trimestre del 2025.
Questa modifica non è frutto soltanto dei conflitti internazionali ma del prezzo dell’energia elettrica in sé (e non dei costi per il trasporto). Ma ARERA ha annunciato anche una novità importantissima, per garantire la trasparenza del mercato. D’ora in poi, tutti gli aumenti in bolletta dovranno essere comunicati dettagliatamente.
Ogni giorno, i consumatori lamentano la mancata o inadeguata comunicazione delle variazioni contrattuali e, in particolare, di cambiamenti unilaterali oppure modifiche celate tra le righe. Qual è la nuova tutela introdotta da ARERA e cosa potranno fare gli utenti per difendere i propri diritti?
ARERA ha provveduto all’aggiornamento delle sue linee guida, stabilendo regole più severe per le compagnie energetiche. In futuro, ogni cambiamento unilaterale al contratto di fornitura dovrà essere notificato all’utente con almeno tre mesi di preavviso, ad eccezione delle offerte a prezzo variabile. In caso di un calo del prezzo, il venditore potrà avvertire il cliente con un mese di anticipo.
Un’altra importante novità consiste nell’obbligo di inviare la comunicazione separatamente dalla bolletta, tramite PEC o raccomandata. In questo modo, sarà possibile provare l’adempimento del fornitore.
Dal 1° gennaio 2025, inoltre, ci saranno ulteriori tutele per i consumatori da parte di ARERA. Nel caso di contratti stipulati al di fuori dei locali commerciali, ad esempio tramite porta a porta o telefonicamente, sarà necessario rilasciare copia scritta (cartacea o digitale) specificante le condizioni contrattuali. Il cliente dovrà confermare la documentazione, altrimenti il contratto non sarà valido.
Finalmente anche gli avvisi telematici, come quelli da app o da siti internet, saranno gestiti in maniera efficace. Il fornitore sarà tenuto a dare comunicazione dell’invio di tali avvisi anche attraverso SMS o notifiche. Dal mese di luglio 2025, poi, verrà cambiato l’aspetto delle fatture delle utenze energetiche, per renderlo più intuitivo e facile da consultare.
Se i venditori non rispetteranno i nuovi adempimenti, le clausole contrattuali non saranno valide e i clienti riceveranno un indennizzo automatico di 30 euro. Per ARERA, tale riforma consentirebbe di rendere più responsabili sia i fornitori sia i consumatori e di tutelare la parte contrattuale debole, troppo spesso vittima di avvisi tardivi o equivoci.
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