Busta paga più alta di 194 euro e settimana lavorativa di 4 giorni: grandi agevolazioni per questa categoria di lavoratori

Grazie al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, aumentano i benefici per tanti lavoratori. Ecco chi sono i fortunati.

Lo scorso 23 dicembre, è stato approvato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il comparto delle Funzioni Centrali, che agevolerà la vita di ben 200 mila lavoratori.

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Aumenti in busta paga per tanti lavoratori nel 2025 (governarelascuola.it)

Le novità che sono state introdotte sono notevoli e comprendono incrementi in busta paga, settimana lavorativa di 4 giorni, riconoscimento dei buoni pasto anche durante lo smart working e procedure più semplici per gli avanzamenti di carriera. Ma quali lavoratori potranno godere di tali innovazioni? Scopriamo a chi si applica il nuovo CCNL.

Rinnovo del CCNL: pioggia di benefici per tantissimi lavoratori

Il Contratto Collettivo Nazionale per il comparto delle Funzioni Centrali coinvolge i dipendenti di Ministeri, Agenzie fiscali (come Agenzia delle Entrate-Riscossioni e Agenzia delle Dogane) e di Enti pubblici, come INPS e INAIL.

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Nuove agevolazioni per molti lavoratori dipendenti (governarelascuola.it)

Dal prossimo anno, tali lavoratori potranno contare su un incremento in busta paga compreso tra i 121,4 e i 194 euro al mese, a seconda della categorie di appartenenza (ossia operatori, assistenti, funzionari e profili a elevata professionalità). Verrà, inoltre, riconosciuta una somma aggiuntiva a titolo di arretrati, pari a circa mille euro.

Un’altra novità molto importante è la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni, senza tagli retributivi. I dipendenti, dunque, lavoreranno solo dal lunedì al giovedì e avranno l’opportunità di conciliare più facilmente la professione e la vita privata. Non si tratterà, tuttavia, di un obbligo, ma si potrà scegliere in accordo con l’Amministrazione di appartenenza.

Con il rinnovo del CCNL sarà più semplice anche fare carriera senza l’obbligo di un titolo di studio superiore. Si terrà, infatti, conto solo dell’esperienza professionale e dei risultati raggiunti.

Anche lo smart working è stato profondamente modificato. Nel dettaglio, i dipendenti disabili o caregivers potranno richiedere una quantità maggiore di giorni lavorativi da casa. Tutti coloro che beneficeranno del lavoro da remoto, inoltre, avranno diritto ai buoni pasti, perché le ore di smart working saranno finalmente comparate a quelle svolte in sede.

L’ultima novità riguarda la cd. Age Management, ossia la gestione delle carriere dei dipendenti più anziani. I datori di lavoro avranno il compito di promuovere le capacità dei lavoratori più esperti, grazie a una serie di iniziative. Ad esempio, dovranno assicurare l’affiancamento tra i più giovani e i più anziani, garantire una maggiore flessibilità (tramite lo smart working o il part time), favorire la tutela della salute dei dipendenti, migliorare le condizioni di lavoro e organizzare corsi di formazione.

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