Dal prossimo anno sarà più facile pagare l’IMU. Ecco la lista delle novità pensate per agevolare i contribuenti.
L’IMU (Imposta Municipale Unica) è la tassa comunale che va pagata da coloro che possiedono immobili (a esclusione delle abitazioni principali non appartenenti alle categorie catastali di lusso), aree fabbricabili e terreni agricoli, dai titolari di altri diritti reali (usufrutto, abitazione, uso, enfiteusi, superficie) e dal concessionario, nell’ipotesi di concessione di aree demaniali.
Dal 1° gennaio 2025, sarà in vigore, per tutti i Comuni, il nuovo prospetto IMU, come previsto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 settembre 2024. Il provvedimento ha profondamente rivoluzionato il sistema delle aliquote, riducendole da 250 mila a 128.
L’obiettivo della riforma è predisporre regole uguali per tutti. I Comuni che non adotteranno la nuova normativa entro il mese di gennaio 2025, dovranno applicare un’aliquota standard e perderanno circa 4,2 miliardi di euro.
Riforma IMU 2025: cosa cambia per i Comuni e i cittadini?
Le novità sulle aliquote IMU riguardano le seguenti categorie:
- immobili residenziali (prime e seconde case, case vacanze e immobili di lusso);
- immobili commerciali (negozi e uffici);
- immobili per la produzione di energia (centrali elettriche e impianti fotovoltaici);
- immobili per scopi pubblici e sociali (scuole, ospedali, strutture comunali e strutture sanitarie).
I Comuni avranno la possibilità di modificare le aliquote esclusivamente in tali sottogruppi e dovranno stilare una delibera di approvazione delle stesse, con l’elaborazione del cd. Prospetto. Si tratta di un meccanismo semplificato, finalizzato a rendere più efficaci gli adempimenti sia per le Amministrazioni sia per i cittadini.
Gestire i pagamenti dell’imposta, infatti, sarà molto più facile, perché i contribuenti potranno fare affidamento su una disciplina più chiara. Finora, per versare l’IMU, bisognava compilare il Modello F24, inserire l’apposito codice tributo e il codice dell’Ente riscossore. Dal 2025, invece, sarà possibile adempiere semplicemente accedendo a una piattaforma digitale unica, gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Grazie al nuovo sistema, sarà garantita la tracciabilità dei pagamenti (le operazioni verranno registrate automaticamente) e le operazioni saranno effettuate in pochi minuti, senza dover inserire codici specifici, perché sarà la piattaforma a calcolare l’importo dovuto, in base alle informazioni catastali e le aliquote fissate dal Comune. Sarà, dunque, più difficile commettere errori.
Anche l’avviso di pagamento verrà registrato e notificato all’interessato tramite e-mail o SMS, prima della scadenza. Infine, la riforma IMU non solo abolirà la riscossione tramite Modello F24, ma permetterà anche di richiedere la rateizzazione delle somme, direttamente attraverso l’accesso alla piattaforma digitale.