Le pensioni cambieranno durante i mesi del prossimo anno: tutto quello che c’è da sapere sui trattamenti pensionistici e gli aumenti degli importi.
Tra meno di una settimana, milioni di pensionati riceveranno la prima mensilità di pensione del nuovo anno. L’Istituto di previdenza, difatti, già da venerdì 3 gennaio, erogherà gli importi destinati ai titolari di trattamenti pensionistici.
Gli assegni saranno leggermente più alti per via della rivalutazione che tiene conto dei dati Istat (il tasso di inflazione per l’aggiornamento delle somme è stato accertato allo 0,8%), mentre per i trattamenti minimi è stato fissato un aumento straordinario del 2,2% che farà salire gli importi complessivamente del 3%. Vediamo come cambieranno le pensioni nell’arco del 2025, non solo per via della perequazione.
Durante il 2025 cambieranno le pensioni percepite da milioni di italiani. Il primo aggiornamento, a partire già da gennaio, riguarda la rivalutazione che tiene conto del tasso di inflazione accertato dall’Istat ed il meccanismo a scaglioni.
Nel dettaglio, il meccanismo prevede tre scaglioni per gli aumenti: 100% del tasso di inflazione (0,8%) per le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo Inps; del 90% del tasso (0,72%) per gli assegni compresi tra 4 e 5 volte l’assegno minimo; del 75% (0,6%) per le pensioni oltre 5 volte l’assegno minimo.
Per le pensioni minime, sempre da gennaio, è prevista anche una rivalutazione fissa del 2,2% che si aggiunge a quella prevista per il tasso di inflazione. I trattamenti minimi, dunque, saliranno complessivamente del 3% per un totale di 616,57 euro al mese.
A gennaio verrà anche effettuato il ricalcolo consuntivo delle ritenute erariali per il 2024 in base alle prestazioni pensionistiche. In caso di trattenute inferiori al dovuto, l’Inps provvederà al recupero delle somme tra il primo ed il secondo mese dell’anno, mentre per i pensionati con un conguaglio a debito di oltre 100 euro e che percepiscono un importo non superiore ai 18mila euro annui, la rateizzazione verrà estesa sino a novembre.
Nei mesi da luglio ad ottobre/novembre molti pensionati potrebbero trovare degli aumenti per via dei rimborsi derivanti dalla 730 presentato nel 2025, riferito all’anno di imposta 2024. In caso di somme a credito, i titolari di pensione riceveranno gli importi direttamente sulle pensioni.
A luglio, gli aventi diritto, riceveranno la quattordicesima mensilità, mentre a dicembre arriveranno gli importi della tredicesima. Quest’ultima varia in base ai mesi di pensionamento: se il soggetto ha lasciato il lavoro da un anno, l’importo equivale ad una mensilità di pensione extra, mentre se il pensionamento è avvenuto da meno di un anno si terrà conto dei mesi di pensionamento.
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