La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle modifiche agli adempimenti per le partite IVA. Ecco quali sono i nuovi obblighi da rispettare.
I titolari di partita IVA dovranno prestare massima attenzione alle nuove regole previste dall’ultima Manovra finanziaria, al fine di ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale.
In particolare, è stato predisposto l’obbligo di tracciabilità delle spese compiute dai titolari di partita IVA, per ottenere le detrazioni e le deduzioni IRPEF, e di collegamento del POS al registratore di cassa. In base all’attuale normativa, anche le imprese e i professionisti hanno diritto a ottenere dei vantaggi fiscali, usufruendo di sconti sulle tasse da versare.
In molti casi, tuttavia, ci sono stati comportamenti scorretti, con dichiarazioni di spese che non sono state realmente compiute. Per porre un argine a tale situazione, il Governo ha previsto delle importanti modifiche fiscali per le partite IVA. Analizziamole nel dettaglio.
Stop all’evasione fiscale delle partite IVA: la Legge di Bilancio modifica gli adempimenti fiscali
Le persone fisiche che intendono beneficiare di deduzioni e detrazioni IRPEF devono rispettare il principio di tracciabilità dei pagamenti (ad esempio, in ambito di spese universitarie, spese mediche o Bonus edilizi). Tutti i pagamenti, dunque, vanno compiuti tramite bancomat, carta di credito, bonifici o assegni.
Quest’obbligo è stato, ora, esteso anche alle partite IVA. In particolare, i rimborsi delle spese relative a vitto, alloggio, viaggio e trasporto non contribuiscono alla formazione del reddito, se i relativi pagamenti sono stati effettuati tramite versamento bancario o postale o altri strumenti tracciabili.
Allo stesso modo, le spese riguardanti prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande, le spese per viaggi e trasporti e i rimborsi per le spese di trasferta dei dipendenti ovvero dei lavoratori autonomi sono deducibili solo se compiute con versamento bancario o postale o gli altri meccanismi che assicurano la tracciabilità. La regola verrà applicata anche alle spese di propaganda, pubblicità e rappresentanza.
Dall’obbligo, in vigore dal 1° gennaio 2025, restano esonerati solo le partite IVA aderenti al regime forfettario.
Nuove regole per chi accetta pagamenti con POS
L’altra novità per le partite IVA, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, riguarda la necessità di collegare il registratore di cassa al POS. La ragione di tale provvedimento risiede dalla volontà di porre un freno a un preoccupante fenomeno.
Alcuni titolari di partita IVA, infatti, hanno in passato accettato pagamenti tramite POS ma rilasciando scontrini non fiscali, mediante registratori di cassa alternativi. Con il nuovo obbligo, invece, dal 1° gennaio 2026, i furbetti avranno vita breve.