“Non lo rifarei”, il noto attore racconta l’esperienza a Buona Domenica: le parole spiazzano i fan di Maurizio Costanzo.
Andare a toccare un mostro sacro della televisione come Maurizio Costanzo non è da tutti. Toccare poi, uno dei contenitori più amati della televisione lo è ancora meno. Buona Domenica, che piaccia o meno, ha segnato in maniera irripetibile la storia della televisione italiana, con un successo difficile da replicare.
Come difficili da replicare potrebbero essere oggi i giochi e le battute proposte a Buona Domenica, il contenitore domenicale di Canale 5 andando in onda dal 13 gennaio 1985 al 31 maggio 1987 e dal 3 novembre 1991 al 18 maggio 2008.
Andavano infatti scena, così come nella maggior parte dei programmi del tempo, delle gag e una certa comicità che oggi sono ormai superate o che non rientrano nella sensibilità odierna.
Maurizio Aiello, la sua verità su Buona Domenica: ecco perché non la rifarebbe
Oggi Maurizio Aiello è un attore affermato, ai tempi di Buona Domenica serviva invece frequentare il mondo della televisione, anche per farsi conoscere.
Come dimostrato anche dalla vicenda di Giorgio Pasotti, prelevato da un aereo di Berlusconi, dire no a un programma Mediaset non era da tutti.
“Mi hanno rovinato un po’ l’immagine – ha rivelato Aiello – Costano era direttore della fiction Mediaset, la mia agente diceva: ti chiama Maurizio Costanzo, devi andare.”
Maurizio Aiello ha parlato a dir poco senza freni durante l’ospitata a podcast Zero Possibilità, parlando proprio di quegli anni. “Io ero quindi ospite fisso, quasi tutte le domeniche, a fare questi giochetti con Paola Barale che erano giochi di uno squallore unico al mondo, con la maturità di adesso ti dico che ho fatto tanti errori” ammette Aiello.
Il tutto è partito dalla fatidica domanda: “Cosa non rifaresti?” che ha dato il via alla confessione di Aiello: “Le tante ospitate che ho fatto da Maurizio Costanzo” ha infatti ammesso l’attore. “La difficoltà è sapersi gestire, avere un agente che ti sappia consigliare le cose giuste, cosa fare e cosa non fare” ha ammesso poi Aiello, spiegando come in un certo momento della carriera è importante avere qualcuno che indichi la strada giusto e le giuste opportunità.