Il Decreto Tariffe ha introdotto ulteriori agevolazioni economiche in ambito sanitario, per assicurare la fruizione gratuita o agevolata di numerosi servizi.
Dal 30 dicembre 2024, è entrato in vigore il Decreto Tariffe, che ha ampliato le lista di prestazioni in ambito sanitario alle quali è possibile accedere gratuitamente o pagando un ticket ridotto.
In particolare, sarà possibile usufruire di ben 3.171 prestazioni sanitarie, grazie all’aggiunta di numerose voci, tra cui consulenze specialistiche e trattamenti medici all’avanguardia. Il Ministero della Salute ha aggiornato il nomenclatore tariffario, sulla base di due fattori: il costo effettivo dei servizi resi dalle strutture pubbliche e private e le tariffe realmente applicate dalle Regioni e dalle Province Autonome.
Grazie al lavoro di un team di tecnici, è stata studiata la riforma approvata dalla Commissione Nazionale Tariffe, formata dai rappresentanti delle Regioni, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Agenas. L’accordo, infine, ha ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni il 14 novembre 2024. Ma quali sono le novità per i cittadini? Scopriamolo.
Il Decreto Tariffe segna una tappa fondamentale nell’applicazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), cioè le prestazioni che vengono assicurate ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale, in maniera gratuita oppure previo pagamento del ticket.
Grazie al nuovo provvedimento, tantissimi servizi che, fino a questo momento erano erogati solo a pagamento, ora saranno garantiti a costo zero oppure a tariffe agevolate. Tra le innovazioni più importanti, spiccano l’inserimento della procreazione medicalmente assistita, le consulenze genetiche, i trattamenti biologici innovativi e le terapie di adroterapia e radioterapia stereotassica.
Ma le novità riguardano anche la possibilità di richiedere apparecchiature acustiche digitali, protesi di ultima generazione, ausili per migliorare la mobilità e dispositivi per il riconoscimento vocale e il controllo attraverso lo sguardo.
Il Decreto Tariffe, poi, ha riconosciuto più di 100 nuove malattie rare, ha introdotto la gratuità degli esami per la diagnosi e il monitoraggio della celiachia, ha inserito l’endometriosi tra le patologie invalidanti e previsto la possibilità di effettuare controlli per i disturbi alimentari, come la bulimia e l’anoressia.
Anche se non si tratta solo di servizi gratuiti, d’ora in poi sarà molto più facile accedervi tramite il Sistema Sanitario Nazionale, pagando il semplice ticket. La riforma, dunque, ha come scopo primario quello di rendere l’intero sistema più giusto ed eliminare le discriminazioni nella fruizione del diritto alla salute. Molte famiglie (soprattutto quelle in difficoltà economica) potranno curarsi senza spendere cifre esorbitanti e questo porterà a un miglioramento generale della qualità della vita dei cittadini.
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