È stata rinnovata la Carta Dedicata a Te. Quali sono i requisiti per ottenerla e a quanto ammonta l’importo? Tutto quello che bisogna sapere.
La Legge di Bilancio 2025 ha riconfermato la Carta Dedicata a Te, il sussidio attivo dal 2023 per sostenere le famiglie in difficoltà. Anche per quest’anno sarà disposta una nuova ricarica, grazie allo stanziamento di 500 milioni di euro. Al momento, tuttavia, non è ancora stata comunicata alcuna data di pagamento certa.
Come ha sottolineato il Ministro Lollobrigida, lo scorso anno il beneficio è stato fruito da quasi un milione e quattrocentomila famiglie e ha rappresentato un valido strumento di sostegno contro l’aumento del costo della vita.
Gli aventi diritto saranno individuati sulla base di una graduatoria, fino a esaurimento delle risorse. La preferenza sarà data, oltre che sulla base del valore ISEE, anche sul numero dei figli a carico e sulla formazione del nucleo familiare. Vediamo, quindi, quali sono tutte le condizioni per poter ricevere la Carta Dedicata a Te nel 2025.
La Carta Dedicata a Te è destinata ai nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 15 mila euro. Chi ha ricevuto il sussidio negli anni passati, riceverà la nuova ricarica direttamente sulla vecchia card. Per i nuovi titolari, invece, non sarà necessario presentare alcuna domanda, ma basterà rinnovare l’ISEE 2025 tramite un CAF oppure il sito dell’INPS.
Dopo aver aggiornato l’ISEE, bisognerà solo attendere che l’INPS predisponga la lista dei beneficiari, suddivisi in base al Comune di residenza delle famiglie interessate. Sarà, poi, compito delle Amministrazioni locali avvertire tutti coloro che riceveranno il sussidio.
Con grande probabilità, anche nel 2025 l’importo sarà di 500 euro una tantum, ma non è ancora chiaro se ci saranno una o più erogazioni. Ad esempio, nel 2023 ci furono due diversi pagamenti; il primo di 382,50 euro nel mese di luglio e il secondo di 77,20 euro, a dicembre.
Sono state, invece, confermate le spese che potranno essere effettuate con la Carta Dedicata a Te e, cioè: beni di prima necessità (come generi alimentari), biglietti per i mezzi di trasporto pubblico e il rifornimento di carburante per i veicoli privati.
Rimangono, infine, in vigore le stesse limitazioni alla percezione del beneficio. Non potranno, infatti, riceverlo i percettori di ulteriori sussidi, come l’indennità di disoccupazione NASpI, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro.
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