Esistono delle determinate norme in materia di successione ereditaria che dispongono cosa accade in caso di morte dell’ex coniuge divorziato o separato.
La successione, secondo quanto stabilito dall’ordinamento italiano, rappresenta il trasferimento delle posizioni giuridiche attive o passive di un soggetto defunto ai suoi eredi. Questa è regolamentata da una serie di specifiche norme.
La legge prevede determinate disposizioni anche per la divisione dell’eredità in caso di morte di uno dei due coniugi separati o divorziati. In situazioni simili è necessario conoscere quali siano le normative per stabilire come debba essere suddiviso il patrimonio del defunto e cosa spetta al coniuge separato o divorziato al decesso dell’ex coniuge.
Le norme in materia di successione ereditaria possono risultare complesse, soprattutto nel caso di due coniugi separati o divorziati. La legge, difatti, prevede delle particolari disposizioni nel caso in cui uno dei due coniugi separati venga a mancare.
Alla morte di una persona, il coniuge è quasi sempre considerato un suo erede legittimo, anche in caso il de cuius abbia sottoscritto un testamento ed indipendentemente dal regime patrimoniale scelto dalla coppia (comunione o separazione dei beni). In caso di separazione per colpa, nota anche come separazione con addebito, l’ex coniuge superstite non avrà alcun diritto sulla successione ereditaria, salvo per soggetti in gravi condizioni economiche. In quest’ultimo caso, l’ex coniuge potrebbe continuare a riscuotere l’assegno vitalizio o la pensione di reversibilità, ma solo se tale diritto è stato riconosciuto da un giudice.
Non è, invece, in alcun caso, riconosciuto al coniuge separato il diritto a percepire una quota del Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) maturato dal lavoratore deceduto.
Per quanto riguarda la suddivisione ereditaria dopo il divorzio, quest’ultimo fa cessare qualsiasi vincolo matrimoniale ed i diritti successori, dunque, l’ex coniuge superstite non diventa erede del defunto. Secondo la legge, però, se il coniuge venuto a mancare stava in vita versando l’assegno divorzile, gli eredi dovranno continuare a versarlo nei limiti del patrimonio ereditato e sempre che il beneficiario si trovi in stato di necessità e non si sia risposato.
Infine, è bene sottolineare che, a differenza della separazione, in caso di divorzio è prevista l’erogazione di una parte del Tfr al coniuge superstite, ma solo se quest’ultimo sia titolare dell’assegno divorzile e non sia passato a nuove nozze. L’ex coniuge divorziato ha anche diritto, come in caso di separazione, alla pensione di reversibilità.
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