La Legge di Bilancio ha sancito l’obbligo per le scuole di dotarsi di psicologi esperti. Quali sono i benefici per studenti e insegnanti?
Di recente, la salute mentale della popolazione è diventata uno dei beni maggiormente meritevoli di tutela da parte delle istituzioni. Complice la pandemia, tantissimi individui hanno iniziato ad avvertire problematiche a livello emotivo e relazionale.
Tra le vittime, ci sono soprattutto i giovani, la categoria che forse ha più risentito delle ansie e delle preoccupazioni degli ultimi anni. Per aiutare gli studenti, sono stati predisposti dei servizi di supporto psicologico nelle scuole, al fine di ridurre gli episodi di stress e difficoltà. Molto spesso, il rendimento scolastico è minato proprio da problemi attinenti la sfera psicologica e dotare le scuole di psicologi esperti contribuisce a migliorare la produttività degli alunni.
La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito l’introduzione di presidi territoriali di psicologi esperti, tramite l’istituzione del “Fondo per il servizio di sostegno psicologico“, grazie allo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2025 e di 18,5 milioni di euro all’anno dal 2026.
Una straordinaria novità è destinata a rivoluzionare la scuola italiana. Con l’ultima Manovra finanziaria, l’Esecutivo ha deciso di destinare una parte dei fondi pubblici per salvaguardare la salute psicologica degli studenti.
Finora, la presenza di esperti psicologi negli istituti scolastici è stata sporadica e legata a progetti locali. Da quest’anno, invece, è attivo un apposito Fondo nazionale, che consentirà di rendere strutturale il sostegno psicologico nelle scuole italiane. Non si tratterà, dunque, di un semplice “sportello di ascolto”, ma gli psicologi diventeranno una figura primaria dell’apparato scolastico, al fine di individuare e superare le difficoltà più gravi, che potrebbero minacciare il normale svolgimento dell’attività scolastica e delle relazioni tra gli studenti e con gli insegnanti.
Ma anche i professori potranno usufruire del servizio, non solo per gestire al meglio gli alunni problematici, ma anche per affrontare eventuali situazioni di stress e disagio lavorativo.
Per scoprire in che modo verrà predisposto il servizio, bisognerà attendere il Decreto attuativo da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentiti il Ministro della Salute e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. In ogni caso, sarà data priorità alle situazioni di disagio più gravi.
In conclusione, il progetto rappresenta un fondamentale passo in avanti per una scuola più inclusiva, perché investire nel benessere mentale significa donare ai ragazzi gli strumenti adeguati per affrontare la vita con maggiore consapevolezza e serenità e per costruire un futuro solido e felice.
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