Stop al Bonus caldaie, ma con queste alternative si potranno risparmiare migliaia di euro

Da quest’anno non è più possibile richiedere il Bonus caldaie, ma le famiglie potranno contare su diverse agevolazioni economiche.

Il Bonus caldaie ha rappresentato un valido incentivo per l’acquisto e l’installazione di caldaie a combustibili fossili. In seguito all’entrata in vigore della cd. Direttiva Europea Case Green del 28 maggio 2024, tuttavia, il sussidio è stato abolito.

bonus caldaie
Il Bonus caldaie è stato ufficialmente abolito (governarelascuola.it)

Lo scopo dell’innovazione è favorire l’efficientamento energetico degli immobili, tramite l’adozione di fonti di energia rinnovabile. In questo modo, si conta di ridurre tutte le emissioni dannose entro il 2050. I Governi di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea avranno l’obbligo di adeguarsi, garantendo lo sostituzione degli impianti vecchi e inquinanti negli edifici con quelli di ultima generazione e meno impattanti per l’ambiente.

Anche se la Direttiva UE non prevede l’istituzione di una specifica agevolazione per la sostituzione delle caldaie, le famiglie potranno usufruire di alcuni sussidi, confermati dalla Legge di Bilancio 2025, ottenendo detrazioni sia per l’acquisto sia per l’installazione degli impianti alternativi a quelli alimentati a combustibili fossili. Vediamo quali vantaggi assicurano.

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Chi non potrà ricorrere al Bonus ristrutturazioni o all’Ecobonus, nel prossimo anno potrà godere delle detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica tramite altri vantaggi. Sembra, innanzitutto, confermato il Sismabonus, nonostante la riduzione della detrazione dall’85% al 50% per la prima casa e al 36% per le altre abitazioni.

detrazioni caldaia
Esistono diverse agevolazioni economiche per chi vuole sostituire una vecchia caldaia (governarelascuola.it)

Gli sconti per la sostituzione delle caldaie rimarranno ricompresi nel Superbonus al 70%, per le spese compiute fino al 31 dicembre 2024, o al 65%, per quelle affrontate nel 2025. Da non sottovalutare, poi, il Conto Termico, pensato per i lavori diretti al miglioramento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica tramite fonti rinnovabili presso immobili di piccole dimensioni.

La misura permette di risparmiare fino al 65% sui costi per:

  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali esistenti con sistemi a pompa di calore;
  • l’installazione di sistemi solari termici per generare acqua calda sanitaria;
  • la sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore.

Quest’ultima, a differenza delle altre agevolazioni, non ha una data di scadenza. Tutti i benefici appena descritti prevedono la detrazione in Dichiarazione dei redditi, ad eccezione del Conto Termico. Non è più possibile ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito e, dunque, i contribuenti dovranno specificare le detrazioni all’interno del Modello 730. Il Conto Termico, invece, ammonta a 5 mila euro e viene pagato in un’unica rata, entro circa due mesi dalla richiesta.

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