A proposito di eredità, ecco che cosa sapere nel momento in cui si è figlio unico. L’attribuzione di tutto il patrimonio alla persona in questione non è automatica, ecco che cosa serve per poterla ottenere.
A proposito di eredità, come è noto gli aspetti da tenere in considerazione sono davvero tanti. A partire dal fatto che bisogna fare i conti con il dolore per la perdita di una persona cara. Che può essere un genitore ma anche un fratello oppure una sorella. Insomma, si tratta di un qualcosa di estremamente personale e soggettivo ed è difficile generalizzare da questo punto di vista. In tal senso, superata la fase del dolore più profondo, subentra poi quello più strettamente collegato al patrimonio che viene messo in ballo.
Come è noto, a prescindere dalle volontà testamentarie, vanno tenute in considerazione le cosiddette quote di legittima. Si tratta di soglie minime da riconoscere alle persone più vicine come una moglie oppure dei figli. Ma che cosa succede in caso di figlio unico? C’è da sapere, in tal senso, che non in maniera automatica tutta la fetta viene a lui riconosciuta. C’è un iter da rispettare ed andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e che cosa sapere.
Anche nel momento in cui si è figlio unico e non ci sono profili che possono concorrere per avere l’eredità, a partire da una madre o da un padre, coniuge del defunto, fino ad arrivare ad altri parenti, l’attribuzione del patrimonio a quest’ultimo non è automatica. Anche in questa situazione, infatti, va avviata la cosiddetta pratica di successione. Si tratta, infatti, di un procedimento legale obbligatorio per legge in Italia e serve a trasferire ufficialmente i beni e i diritti del defunto agli eredi, indipendentemente dal numero di questi ultimi o dalla chiarezza della situazione ereditaria.
Il fine è quello di trasferire in maniera chiara ed ufficiali i beni da una persona all’altra ed anche per stabilire a quanto ammontano le eventuali imposte di successione da tenere in considerazione. Andiamo a vedere, in tal senso, come fare. Bisogna, infatti, presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione, ed a quel punto aggiornare i dati catastali. A questo punto vanno poi pagate le imposte legate al trasferimento di immobili da una persona all’altra.
Se non si rispetta questo iter, i beni ereditati non saranno mai formalmente intestati alla persona in questione e questo potrebbe causare in maniera inevitabile dei problemi in futuro, ad esempio per vendere un immobile o accedere ad eventuali conti bancari.
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