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Economia

Non riesci a pagare le cartelle esattoriali? Un’operazione semplicissima può salvarti

L’Agenzia delle Entrate consente di ottenere uno straordinario beneficio per il pagamento dei debiti. Chi può usufruirne? Scopriamolo.

La rateizzazione delle cartelle esattoriali rappresenta un enorme vantaggio per tutti i contribuenti che sono in difficoltà economica e non riescono a regolarizzare la propria posizione con il Fisco.

I debitori possono richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali (governarelascuola.it)

Grazie al Decreto Riscossione, sono stati predisposti nuovi piani di rateizzazione ordinaria, che possono essere richiesti in qualsiasi momento, indipendentemente da eventuali Rottamazioni, condoni o sanatorie. In particolare, i debitori hanno la facoltà di versare l’importo dovuto a rate, in sette o dieci anni. Quali sono i requisiti per ottenere la dilazione?

Richiesta rateizzazione delle cartelle esattoriali in 7 o 10 anni: la procedura telematica

I contribuenti che hanno debiti con il Fisco possono richiedere la rateizzazione in sette o dieci anni delle somme dovute. La richiesta è semplicissima e può essere effettuata comodamente da casa.

La richiesta di rateizzazione può essere effettuata direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate (governarelascuola.it)

Basta collegarsi al portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e accedere alla propria Area Riservata, tramite una delle credenziali digitali SPID o CIE. Bisogna, poi, cliccare sulla sezione “Situazione debitoria – Consulta e paga“, nella quale sono elencate tutte le cartelle esattoriali a carico dell’interessato. Dopo la consultazione, vanno selezionate le icone “Rateizza debito” e “Rateizza adesso“.

Il contribuente deve cliccare le cartelle che intende pagare a rate, purché l’importo non sia inferiore a 50 euro. Il saldo dilazionato può essere effettuato tramite un massimo di 84 rate, ma il sistema telematico calcola in maniera automatica il numero di rate, a seconda dell’importo del debito, e la data entro cui corrispondere la prima quota (entro 12 giorni dalla richiesta).

Per procedere, inoltre, il richiedente è tenuto a dichiarare di non aver depositato un accordo di ristrutturazione, né un’istanza di transazione su crediti tributari e contributivi, né una domanda di concordato preventivo o una proposta di accordo per la composizione della crisi da sovraindebitamento, ai sensi del Decreto Legislativo n. 14 del 2019.

Quando si decade dal piano di rateizzazione?

Al termine della procedura telematica che abbiamo appena indicato, apparirà come motivo dell’istanza di rateizzazione la “temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria“. Il contribuente, inoltre, non sarà obbligato a presentare alcuna attestazione ISEE.

Il piano di rientro e i relativi documenti (scadenze, sanzioni, interessi e bollettini di pagamento) verranno inviati tramite e-mail. Per i piani di rateizzazione ordinari, è necessario saldare in tempo la prima rata, per ottenere l’approvazione del piano. Ai fini della buona riuscita del piano, è ammessa una tolleranza massima di otto rate (anche consecutive).

Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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