Nei prossimi mesi scatterà il recupero di alcuni bonus, percepiti indebitamente da alcuni pensionati, attraverso trattenute sull’assegno pensionistico.
L’Inps ha annunciato delle trattenute per alcuni titolari di pensione che saranno operative già nei prossimi mesi. In particolare, come si legge in un messaggio sul proprio sito, l’Istituto di previdenza sociale, ha specificato di aver concluso i controlli relativi ad alcune indennità erogate in precedenza individuando alcune anomalie.
Tali bonus sarebbero, dunque, stati erogati indebitamente a favore di alcuni pensionati e titolari di pensioni assistenziali ai quali è stata già inviata una comunicazione per il recupero delle somme in questione. Nella comunicazione sono state anche illustrate le procedure del provvedimento.
Nei prossimi mesi, alcuni titolari di pensione saranno tenuti a restituire delle somme erogate dall’Inps e percepite indebitamente. Ad annunciarlo è stato lo stesso Istituto di previdenza sociale, attraverso un comunicato apparso sul sito dell’ente lo scorso 7 gennaio.
Come si legge nel messaggio, il provvedimento è scattato al termine dei controlli, effettuati durante il mese di dicembre, sull’erogazione delle indennità straordinarie da 200 euro e 150 euro, avvenuta durante il 2022 e a favore di titolari di trattamenti pensionistici e prestazioni assistenziali. Dalle verifiche, difatti, è emerso che alcuni beneficiari non erano in possesso dei requisiti reddituali stabiliti dalla normativa. Per il bonus da 200 euro era stata fissata una soglia reddituale per il 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, pari o inferiore a 35mila euro, mentre da 20mila euro per il bonus da 150 euro.
Chi ha ricevuto il contributo non rispettando tali requisiti, come spiega l’Inps, ha già ricevuto una comunicazione per il recupero delle somme. Il messaggio, inviato tramite la Piattaforma SEND (Servizio Notifiche Digitali) con tutti i dettagli in merito, illustra anche le modalità di recupero che per i titolari di pensione avverrà mediante trattenute sull’assegno pari a 50 euro mensili, a partire da giugno 2025 e sino al recupero complessivo della cifra percepita indebitamente. Nel caso non sia possibile applicare tale modalità, gli interessati hanno ricevuto un avviso di pagamento PagoPa per la restituzione delle somme.
I titolari di pensione e prestazioni assistenziali che hanno ricevuto le indennità nel 2022 sono, dunque, invitati a controllare la presenza di eventuali notifiche o a verificare la propria posizione. Per qualsiasi informazione è possibile richiedere assistenza ad un Caf o un patronato o, in alternativa, rivolgersi all’Inps attraverso i canali ufficiali.
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