Confermata anche per il 2025 la “no tax area” per lavoratori e pensionati. Ecco il limite reddituale per rientrarvi e non pagare le tasse.
I lavoratori e i pensionati che rientrano in una precisa fascia reddituale sono esonerati dal pagamento delle tasse. In base a quanto previsto dalla Riforma IRPEF del 2024, infatti, esiste una “no tax area”, ossia una categoria di esenzione fiscale, nella quale rientrano alcuni contribuenti.
Possono usufruire del beneficio i lavoratori autonomi, i dipendenti e i pensionati, mentre ne sono esclusi i percettori di redditi elencati nell’articolo 6 del TUIR, cioè quelli fondiari, da fabbricati e terreni, da capitale, e da impresa. Ma vediamo quali sono i requisiti per figurare nella “no tax area”.
No tax area per lavoratori e pensionati: i limiti da rispettare per non pagare l’IRPEF
La “no tax area” è una fascia di esenzione fiscale, alla quale appartengono i contribuenti che hanno un reddito annuo complessivo fino a 8.500 euro. In pratica, chi vi rientra è esonerato dal pagamento dell’IRPEF (l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e delle relative addizionali regionali e comunali.
L’esenzione di applica in maniera automatica, perché è il datore di lavoro che vi provvede, tramite la Dichiarazione dei Redditi, oppure l’INPS, per i pensionati.
La Riforma Fiscale del 2025 ha confermato il meccanismo introdotto lo scorso anno, che ha modificato il precedente sistema a scaglioni. Attualmente, dunque, vige un’unica fascia, per tutte le tipologie di reddito che non superano il limite massimo di 8.500 euro.
Rispetto alle regole vigenti fino al 2023, è stato ridotto il numero di scaglioni di reddito, da cinque a quattro. La divisione che vale per il 2025 è la seguente:
- aliquota del 23% per i redditi fino a 15 mila euro;
- aliquota del 25% per i redditi compresi tra 15.001 e 28 mila euro;
- aliquota del 35% per i redditi compresi tra 28.0001 e 50 mila euro;
- aliquota del 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
In particolare, in base al meccanismo di tassazione vigente, gli scaglioni a cui precedentemente si applicava l’aliquota del 27% (cioè i redditi da 15.001 a 28 mila euro) e del 38% (cioè i redditi da 28.001 a 55 mila euro) sono stati uniti in uno scaglione al 25%, con limite reddituale compreso tra 15.001 e 28 mila euro e un altro scaglione al 35%, con limite tra 28.001 e 50 mila euro.
Il precedente scaglione al 41% (redditi da 55.001 a 75 mila euro), invece, è stato abolito e ai redditi superiori a 50 mila euro è stata applicata la tassazione al 43%.