I soggetti affetti da asma hanno diritto ai vantaggi della Legge 104? Scopriamo cosa stabilisce il legislatore.
La Legge n.104/1992 è la normativa di riferimento per la tutela dei diritti dei disabili. Prevede, infatti, una serie di sussidi e agevolazioni, diretti al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da disabilità e dei loro familiari.
Tra le malattie che permettono il riconoscimento dei benefici rientra anche l’asma, una patologia cronica che può limitare lo svolgimento delle ordinarie attività quotidiane. I pazienti hanno il diritto di accedere a vantaggi fiscali, sociali e lavorativi, ma è necessario che ricorrano determinate condizioni. Ecco quali sono le indicazioni normative per ricevere il riconoscimento della Legge n. 104/1992 con tale patologia.
Asma e Legge 104: quando è possibile usufruire dei benefici?
Affinché le persone che soffrono di asma possano ottenere il riconoscimento della Legge 104, è obbligatorio che la malattia sia riconosciuta come grave, sulla base delle indicazioni stabilite dall’INPS e dal Ministero della Salute.
Questo significa che bisogna dimostrare che la patologia ostacola l’asmatico nello svolgimento delle azioni quotidiane e determina un peggioramento delle qualità della vita. Soltanto le forme d’asma da cui deriva una limitazione funzionale possono comportare il riconoscimento della Legge 104.
L’asma grave, nel dettaglio, è legata alla presenza di esacerbazioni ricorrenti, che richiedono trattamenti farmacologici costanti. Per ottenere i vantaggi, i pazienti devono seguire una precisa procedura, che inizia con la presentazione del cd. certificato medico introduttivo all’INPS, indicante la diagnosi e le cure in atto. La certificazione può essere inviata telematicamente, tramite il portale web dell’Istituto di Previdenza, oppure recandosi presso gli Uffici territorialmente competenti.
Il richiedente, poi, verrà convocato dall’apposita Commissione medica per una visita di controllo, diretta alla valutazione della gravità dell’asma e delle sue ripercussioni sulla vita quotidiana del paziente. In caso di esito positivo, saranno riconosciuti i benefici previsti dalla Legge 104, come i permessi e i congedi lavorativi retribuiti, le detrazioni fiscali, le agevolazioni economiche per il trasporto pubblico, l’accesso ai programmi di cura e riabilitazione e di integrazione sociale.
Conclusioni
Anche l’asma consente la fruizione dei vantaggi previsti dalla Legge 104, a patto che la malattia venga qualificata come grave e che sia provato l’impatto negativo sulla vita dei pazienti. Nonostante esista una precisa procedura burocratica, le agevolazioni che è possibile ottenere sono numerose e consentono ai destinatari di poter svolgere in maniera più serena le ordinarie azioni quotidiane. Per non perdere alcun vantaggio, dunque, è essenziale che i malati e i loro familiari rimangano informati sui propri diritti.